04 Giugno 2012

( QUINTO CICLO)

 

Modelli: il foglio elettronico

Leonardo si domanda come faccio a trasmettere dei dati strutturati? Utilizzando lo stesso sistema logico del raster, ovvero della griglia dove posso impostare dati e informazioni all'interno delle caselle.

Definendo infatti delle convenzioni posso specificare che tipo di indicazioni voglio inserire in ogni casella, ad esempio sui classici fogli elettronici che usiamo si adopera il simbolo dell'uguale per comunicare al computer che gli sto trasmettendo delle informazioni.

Compilando un foglio elettronico in questa maniera posso creare una vera e propria rete, in grado di modificare gerarchicamente al variare di un dato. Utilizzo quindi una logica What if classica dei sistemi flessibili che mi da un alto grado di negoziabilità.

Definisco quindi un modello dinamico.

Uno dei tipici utilizzi di questi programmi è per dei censimenti, dove imposto dei field (colonne) con i campi che voglio censire di numero finito e aggiungo uno dopo l'altro i miei record (righe) che rappresentano le entità infinite che io posso rilevare.

Ho così creato un database dove posso fare delle query (ricerche) in maniera molto rapida. Una volta definiti i field io posso decidere di inserirvi qualsiasi tipo di informazione: un'immagine, un video un dvg .

Degli architetti che hanno studiato in questo campo sono gli MVRDV che hanno compreso l'importanza di tali programmi, in grado di riportare i dati immagazzinati in maniera grafica con diagrammi e schemi.

Dopo qualche hanno sono nati infatti i GIS, programmi in grado di “localizzare” i record di un database e di renderlo quindi relazionato ad una immagine di tipo raster o vettoriale. Da qualche hanno è stato anche poi possibile georeferenziare tali dati, ovvero di renderli legati a un determinato luogo nello spazio con ben precise coordinate.